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L’Adipometro è lo strumento che permette di identificare all’istante lo strato millimetrico di grasso e muscolo nelle regioni desiderate.

Oltre che con la continua formazione, cerco di offrire sempre il meglio ai miei pazienti utilizzando solo strumenti affidabili, precisi ed all’avanguardia. È il caso del nuovo Adipometro Bodymetrix Hosand BX 2000 Rehab, questo servizio è disponibile per tutti i pazienti presso il mio studio.

E’ la nuova frontiera della analisi della composizione corporea e la tecnica è supportata dalle numerose ricerche scientifiche internazionali.

Cos’è l’adipometria?

L’adipometria è un esame non invasivo che permette di misurare con estrema precisione il grasso localizzato e la massa muscolare in qualsiasi parte del corpo.

In che consiste l’esame adipometrico?

Questo esame, analogamente all’ecografia, sfrutta la tecnologia degli ultrasuoni. Facendo scorrere una sonda ecografica (l’adipometro), su un punto del corpo, viene prodotta un’immagine ecografica detta stratigrafia dove è possibile identificare un’immagine diretta e immediata dello spessore di adipe sottocutaneo, e dello strato di muscolo sottostante.

Per chi è indicato l’Esame Adipometrico?

 

  • Persone in sovrappeso: per evidenziare la distribuzione di grasso in eccesso, identificare le zone di grasso “ostinato” e controllare a distanza gli effetti della perdita di peso;
  • Persone con adiposità localizzata: per valutare gli effetti dell’intervento dietetico in quelle zone di  grasso localizzato ed ostinato, quali pancia, culotte, fianchi, interno coscia, tricipite, fianchi, glutei, etc.
  • Sportivi: per valutare lo spessore delle fasce muscolari in zone anatomicamente bene definite, con la possibilità di seguirne l’evoluzione nel tempo, cosi da osservarne i miglioramenti, valutando l’efficacia degli allenamenti seguiti.
  • Fisioterapia /Riabilitazione (valutare il recupero muscolare post infortunio o intervento chirurgico)

 

 

L’adipometro è capace di creare una “fotografia” profonda fino a circa 10 cm degli strati cutanei, sottocutanei e muscolari in un determinato punto del corpo. Grazie all’adipometria, il nutrizionista (ed il paziente) riesce ad identificare qualità e spessore dei tessuti, nello specifico è possibile riconoscere e quantificare:

  • adipe superficiale (SAT, superficial adipose tissute, che fornisce l’isolamento termico)
  • adipe profondo (DAT, deep adipose tissute, il grasso di accumulo;)
  • adipe localizzato (classico esempio di soggetti magri con accumuli in parti del corpo specifiche)
  • grasso metabolicamente attivo
  • grasso metabolicamente inattivo
  • spessore del tessuto muscolare
  • qualità del tessuto muscolare (ad esempio compattezza e tonicità di un muscolo ben allenato o infiltrazioni di grasso in un muscolo danneggiato o scarsamente allenato)

In assoluta sicurezza e non invasività, l’adipometro genera delle onde che non vengono assorbite dall’organismo ma “riflesse”. Pertanto non ci sono controindicazioni nel suo costante utilizzo.

Quali zone sono indagabili?
Addome, coscia, bicipite, tricipite, deltoide, schiena, ginocchio, scapola, fianco, polpaccio, coulotte de cheval…

 

 

Come si fa?
La tecnica è semplice e non invasiva, come se si stesse facendo una ecografia, si cosparge il gel nell’area da analizzare.
Successivamente si passa la sonda che manda un segnale ad ultrasuoni ( 2.5 MHz) che attraversa i tessuti fino a poter raggiungere i 10 Cm di profondità. In base alla densità dei tessuti attraversati, la sonda riceverà di ritorno un segnale che viene contemporaneamente visualizzato sullo schermo come immagine.

Cosa influenza la misurazione?

La misurazione non è influenzata dall’idratazione, dall’assunzione di caffeina, né dall’esercizio fisico pertanto fornisce risultati particolarmente affidabili.

POSTED BY Dott.ssa Cristina Mosca | Ago, 22, 2021 |